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La Galleria Nazionale dell’Umbria celebra Hans Hartung attraverso i suoi “polittici”

La rassegna, curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, organizzata in collaborazione con la Fondation Hartung-Bergman di Antibes, presenta 40 lavori su carta e 16 dipinti di grandi dimensioni, realizzati tra 1961 e 1988 PERUGIA - Quaranta lavori su carta e 16 dipinti di grandi dimensioni, realizzati tra 1961 e 1988, (sei dei quali mai esposti prima), costituiscono il nucleo dell’esposizione che la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia ospita per celebrare Hans Hartung, una delle figure di spicco dell’astrattismo europeo del Novecento. La mostra, curata Marco Pierini, direttore della Galleria si propone anche di ripercorrere lo stretto legame di Hartung con l’Italia. L’artista giunse in Italia per la prima volta nel 1926 e oltre a visitare città simbolo come Venezia e Firenze, si lasciò affascinare dai paesaggi siciliani, in particolare dallo spettacolo naturale dell’Etna e dai templi della Magna Grecia. Con Venezia in Hartung intrattenne un rapporto particolare, partecipando anche a numerose partecipazioni alla Biennale, dal 1948 al 1984. Nel 1960 ricevette inoltre il Leone d’oro. Tornò poi nel 1984 a testimoniare una diversa fase creativa, con una selezione di nuove tele di grandi dimensioni, caratterizzate dagli sfondi realizzati con l’aerografo sui quali interviene con gesti ampi e decisi attraverso l’utilizzo di strumenti disparati come una scopa di rami di ginestra intinta nella vernice nera. Lo spunto per la mostra della Galleria Nazionale dell’Umbria nasce dalla ricchissima collezione di tavole, che vanno dal XIII al XVI secolo, di autori come Duccio, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Piero della Francesca, Perugino, molte delle quali composte in origine nella forma del polittico. Al pari di quelli antichi i ‘polittici’ di Hartung si articolano in elementi distinti, fissati in sequenza, sebbene senza alcuna gerarchia fra le immagini ma solo in scansione ordinata nello spazio. La serie dei polyptiques – spesso così identificati dallo stesso Hartung sul retro delle opere, nonostante non si tratti di titoli veri e propri – nasce agli inizi degli anni Sessanta, quando l’artista prende a dipingere direttamente sulla tela senza prima concepire l’opera su carta, sperimenta nuove tecniche, dilata i formati, giungendo nell’ultimo periodo, costretto sulla sedia a rotelle, a realizzare i propri dipinti con l’aerografo. La mostra, visitabile dal  24 settembre 2017 al 7 gennaio 2018, è accompagnata da un catalogo  edito da Magonza editore, con testi di Marco Pierini, di Thomas Schlesser, presidente della Fondation Hartung-Bergman, di Marco Vallora e di Elsa Hougue, curatrice della Fondation Hartung-Bergman. Vademecum I Polittici di Hans Hartung alla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugiadal 24 settembre 2017 al 7 gennaio 2018 Galleria Nazionale dell’Umbria | corso Pietro Vannucci, 19 | PerugiaInformazioni: Tel. 075.58668415 | gan-umb@beniculturali.it Catalogo Magonza editoreOrari: da martedì a domenica, 8.30-19.30; lunedì 12.00-19.30Biglietti (Galleria Nazionale dell’Umbria + mostra): Intero, € 8,00; ridotto, € 4,00 ...

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